"Upside Down" di Jason Richardson, Luke Holland e Tim Henson: tre virtuosi entrano in un brano... Immagina un chitarrista funamb...
"Upside Down" di Jason Richardson, Luke Holland e Tim Henson: tre virtuosi entrano in un brano...
Immagina un chitarrista funambolico, un batterista che sembra nato con le bacchette in mano, e un artista dal tocco elegante e futurista. Aggiungi un pizzico di prog, un tocco di shred e un’estetica arcade. Voilà : “Upside Down”.
Pubblicato nel febbraio 2022, questo brano mette insieme tre virtuosi della tecnica e del gusto, ognuno con un curriculum che fa tremare i polpastrelli.
Jason Richardson: il giocoliere delle sei (o sette) corde.
Classe 1991, Jason Richardson ha messo le radici a Manassas, Virginia, e da lì ha iniziato a far tremare le pedaliere del metalcore. Dopo il suo passaggio in band come Born of Osiris e Chelsea Grin, è oggi chitarrista degli All That Remains, oltre che solista. Il suo primo album, dal titolo minimalista I, lo ha visto già affiancato dal batterista Luke Holland.
Nel 2022 è uscito il secondo capitolo, II, da cui è tratto proprio “Upside Down”. Qui Richardson sfoggia tecnica, precisione, raffinatezza ritmica.
Luke Holland: groove, velocità e... YouTube.
Luke Holland nasce nel 1993 sotto il sole di Peoria, Arizona. Si fa conoscere grazie ai suoi video su YouTube e dopo l’esperienza con The Word Alive, si afferma come session man, collaborando anche con Jason Richardson.
Tim Henson: l’esteta elettrico.
Tim Henson è co-fondatore dei Polyphia, una band progressive rock. Nati a Plano, Texas, i Polyphia uniscono chitarra virtuosa, elettronica, beat hip-hop e funky e in “Upside Down” dialoga chitarristicamente parlando alla pari con Richardson.
“Upside Down”: il virtuosismo non va mai dritto.
Pubblicato come singolo il 18 febbraio 2022 e poi incluso nell’album II, “Upside Down” è un brano strumentale di circa 5 minuti che gioca con riff affilati e cambi di ritmo che sembrano giri sulle montagne russe.
Secondo Metal Injection, è una vera e propria “lezione di shred”. E in effetti, basta ascoltarlo una volta almeno per me per volerlo riascoltare ancora.
Il videoclip richiama il mondo dei videogame arcade, con i musicisti che appaiono in scenari a colori fluo. Ecco, se la tecnica fosse un potere, questi tre sarebbero già pronti per un crossover tra Street Fighter e Guitar Hero.
Risuoniamolo?
Certo che si perché “Upside Down” è più di un brano è per chi ama la precisione, l’energia e la sperimentazione. Inoltre dal minuto 4:40 ti puoi godere quello che io definisco HeavyDance di grande livello.
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